Manovra 2025: salta l'equiparazione degli stipendi dei ministri
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Direttore: Alessandro Plateroti

Manovra 2025: salta l’equiparazione degli stipendi dei ministri

Senato

Saltato definitivamente nella Manovra 2025 l’emendamento per l’aumento degli stipendi dei ministri e sottosegretari non parlamentari.

Nella Manovra 2025 salta l’equiparazione dei compensi dei ministri e dei sottosegretari non parlamentari a quelli dei colleghi che invece sono stati eletti. Per la questione si era mosso in prima persona anche il ministro della Difesa, Guido Crosetto. Va detto, però, che la seduta notturna della commissione Bilancio non è bastata per chiudere l’esame degli emendamenti.

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Manovra 2025: salta equiparazione stipendi ministri

Saltato definitivamente nella Manovra 2025 l’emendamento in merito all’equiparazione degli stipendi dei ministri e dei sottosegretari non parlamentari a quelli dei colleghi che invece sono stati eletti.

L’ipotesi relativa al ritiro dell’emendamento sull’aumento degli stipendi dei ministri non parlamentari si era fatta più concreta già ieri sera quando il ministro della Difesa Guido Crosetto aveva sbottato sui social: “È assurdo lasciare anche solo un secondo di più di spazio alle polemiche sull’emendamento che parificava tutti i ministri e sottosegretari non parlamentari, ai deputati, riconoscendo i rimborsi spese. È così da oltre due anni e continuerà così fino a fine legislatura”, le parole del politico su X.

La riformulazione dell’emendamento

La riformulazione dell’emendamento prevede adesso che “i Ministri e i Sottosegretari non parlamentari e non residenti a Roma hanno diritto al rimborso delle spese di trasferta per l’espletamento delle proprie funzioni”. A tale scopo, è istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri un Fondo con una dotazione di 500.000 euro annui a decorrere dall’anno 2025. Nella manovra, che andrà domani in aula, salta anche l’aumento delle tariffe autostradale dell’1,8%.

Relativamente alla Manovra va precisato che dovrebbe arrivare in Aula mercoledì, per porre la fiducia e andare al voto venerdì. In questo senso, ci sarebbe il rischio che l’ultimo “sì” del Senato possa essere rinviato a dopo Natale. Si attendono aggiornamenti in queste ore.

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ultimo aggiornamento: 17 Dicembre 2024 12:48

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